Ci sono momenti che restano scolpiti nella memoria di un circolo scacchistico. Domenica scorsa, al 9° Open d'Autunno Mimosa, ne abbiamo vissuto uno di quelli che racconteremo per anni.
Jacopo Pernigotti ha superato la fatidica soglia dei 2000 punti Elo. Per chi non mastica rating, stiamo parlando del confine che separa i forti giocatori dai Candidati Maestro. Una linea che migliaia di scacchisti sognano di varcare e che pochissimi raggiungono.
Il record che riscrive la storia alessandrina
Ma la notizia vera, quella che ci ha fatto esplodere di gioia, è un'altra. Jacopo è diventato il più giovane Candidato Maestro nella storia della provincia di Alessandria. Avete capito bene: nella STORIA. Non stiamo parlando degli ultimi anni o dell'ultimo decennio. Stiamo parlando di sempre.
Pensate a tutti i talenti scacchistici che Alessandria ha prodotto nei decenni. Giocatori fortissimi, campioni provinciali, regionali, nazionali. Bene, nessuno di loro aveva raggiunto questo traguardo all'età di Jacopo. È come battere un record che sembrava imbattibile, come superare un muro che pareva invalicabile.
Un torneo da incorniciare
Il 9° Open d'Autunno Mimosa non è un torneo qualunque. Parliamo di un appuntamento che richiama scacchisti da tutto il nord Italia, con un livello tecnico altissimo nel Torneo A. È proprio qui, sotto pressione, contro avversari di grande spessore, che Jacopo ha dimostrato di che pasta è fatto.
Partita dopo partita ha costruito il suo cammino verso i 2000. Ogni mossa pesata, ogni decisione calcolata, ogni finale giocato con precisione chirurgica. Chi era presente racconta di una concentrazione totale, di una determinazione che traspariva ad ogni tavolo.
E quando è arrivata la conferma del nuovo rating, quando abbiamo capito che ce l'aveva fatta davvero, il circolo è esploso. Applausi, abbracci, qualche lacrima di commozione. Perché questi sono i momenti per cui vale la pena dedicare ore e ore agli scacchi.
Il percorso di un campione
Jacopo non è arrivato a questo traguardo per caso. Dietro c'è un lavoro costante, metodico, appassionato. Le serate al circolo ad analizzare partite, i tornei weekend dopo weekend, lo studio delle aperture, dei mediogiochi, dei finali.
Ma c'è anche altro. C'è il talento naturale, quella capacità di vedere la scacchiera in modo diverso, di trovare mosse che altri non vedono. C'è la calma nei momenti cruciali, quando il tempo scarseggia e la posizione è complicata. C'è quella fame di vittoria che distingue i campioni dai semplici giocatori.
Chi conosce Jacopo sa che dietro questo risultato c'è anche umiltà. Non l'abbiamo mai sentito vantarsi, mai visto sottovalutare un avversario. Ogni partita la affronta con lo stesso rispetto, che sia contro un principiante o un maestro. Ed è proprio questa mentalità che lo ha portato così in alto, così giovane.
Cosa significa per il movimento scacchistico alessandrino
Questo risultato va oltre il singolo giocatore. È un segnale fortissimo per tutto il movimento scacchistico della nostra provincia. Dimostra che ad Alessandria si può crescere, si può diventare forti, si possono raggiungere traguardi importanti.
Per i giovani del circolo, Jacopo è diventato un esempio tangibile. Non è più "chissà se un giorno", ma "se ce l'ha fatta lui, posso farcela anch'io". È questa la magia dello sport: vedere qualcuno della tua città, del tuo circolo, raggiungere l'eccellenza e capire che anche tu puoi sognare in grande.
E per noi del direttivo? È la conferma che stiamo lavorando nella direzione giusta. Che le serate di allenamento, i corsi, i tornei interni, tutto contribuisce a creare campioni. Non è solo questione di insegnare come si muovono i pezzi, ma di costruire una cultura scacchistica, un ambiente dove i talenti possono sbocciare.
Il futuro è tutto da scrivere
Candidato Maestro non è un punto di arrivo, è un punto di partenza. I 2000 punti sono stati raggiunti, ora si guarda avanti. 2100? 2200? Maestro? I sogni non hanno limiti e Jacopo ha dimostrato di avere le carte in regola per continuare a stupire.
Ma al di là dei numeri, quello che ci emoziona è pensare a cosa rappresenta Jacopo per gli scacchi alessandrini. È il simbolo di una nuova generazione che non si accontenta, che punta in alto, che non ha paura di confrontarsi con chiunque.
Domenica prossima Jacopo sarà di nuovo alla scacchiera. Magari in un altro torneo, magari al circolo per una serata di allenamento. Ma qualcosa sarà cambiato. Non sarà più solo Jacopo Pernigotti. Sarà il Candidato Maestro Jacopo Pernigotti, il più giovane nella storia di Alessandria.
E noi? Noi saremo lì a fare il tifo per lui, orgogliosi di far parte della stessa famiglia scacchistica. Perché quando uno di noi raggiunge un traguardo così importante, è tutto il circolo che vince.
Complimenti Jacopo. Hai scritto una pagina di storia. E siamo sicuri che è solo la prima di tante.